Depositi Vincolati

conto deposito e linee vincolate
Il potere del tempo

I depositi vincolati o Conti Deposito

Cosa sono i depositi vincolati o conti deposito?

Il conto deposito è generalmente un servizio accessorio del conto corrente offerto da una banca.

Può essere di tipo libero o di tipo vincolato (linea libera o linea vincolata).

Le banche offrono modalità diverse di fruizione del servizio di conto deposito (alcune hanno conti deposito con IBAN proprio).

In questo articolo vedremo come funzionano e quali sono le diverse tipologie di conto deposito offerte dalle banche.

Conti deposito: come funzionano?

Il funzionamento è molto semplice e racchiude in sé le esperienze passate di altri tipi di servizi, ormai andati in disuso o comunque poco utilizzati ultimamente (dal libretto di deposito, al Pronti Contro Termine, al BOT)

Normalmente, sono associati ad un conto corrente. Come dicevamo, possono prevedere:

  • una linea libera non vincolata a precise scadenze, a importi minimi e agganciata al conto corrente in quanto estensione della sua disponibilità. Ovvero, le somme depositate nella linea libera sono a tutti gli effetti nella disponibilità del conto corrente e normalmente il saldo della linea libera viene sommato a quello del conto corrente nel calcolo della giacenza media, ai fini fiscali (imposta di bollo su conto corrente) e anche di calcolo ISEE. Offrono un tasso di rendimento “base” eventualmente differenziato per parametri relativi al patrimonio globale presso la stessa banca o in base al tipo di conto corrente associato.

  • linee vincolate che sono sottoscrivibili generalmente a partire da un importo minimo e con scadenze su differenti orizzonti temporali a partire generalmente dai 3 mesi per arrivare anche a 3/5 anni. In questo caso esistono regole (verificabili nella sezione trasparenza della banca emittente) per quanto riguarda la possibilità di svincolo anticipato, che delineano gli aspetti di remunerazione evidenziando eventuali penali o modifiche al tasso.

A cosa servono i conti deposito?

In sostanza, dato per scontato che il conto corrente rimane e deve rimanere un conto di servizio ove far confluire le entrate e gestire le uscite (bonifici, addebiti diretti SDD, ecc. (non è sempre cosi’ e lo vedremo), il conto deposito, con le sue linee libere o vincolate, risponde alla necessità di parcheggio delle somme in eccesso, ovvero di quella parte di denaro che rimane dalla differenza tra le entrate e le uscite: il risparmio.

Un concetto di “asta”, al “chi offre di più” che è molto pericoloso in termini di pianificazione finanziaria. L’evolversi di queste modalità non aiuta di certo a investire il denaro ma riuscendo, a tassi attuali, a malapena a pareggiare inflazione e conseguente erosione potere d’acquisto dei soldi investiti.

Purtroppo, invece, prende sempre più la forma di vero e proprio investimento (almeno nell’immaginario del cliente) che supera i concetti di orizzonte temporale e di gestione della liquidità e vede i risparmiatori, specialmente quelli proiettati nel mondo online, spostare somme di denaro ad ogni scadenza verso banche che offrono il tasso migliore del momento.

Quando, invece, vengono utilizzati come gestione della liquidità, in un portafoglio mobiliare ben diversificato per obiettivi, allora possono essere fonte di quella remunerazione che oggi i BOTpeople non possono più trovare.

Conti deposito. Quali banche li offrono?

Googlando le parole “conti deposito”, ed escludendo portali di comparazione o annunci pubblicitari, nella prima pagina si trovano:

  • Che Banca! Conto deposito Online
  • FCA Bank Conto deposito
  • Conto deposito online Conto Arancio
  • Conto deposito vincolato IBL Banca
  • Rendimax Conto deposito
  • Conto deposito online conto Facto di Banca Farmafactoring
  • Findomestic Conto deposito online
  • Conto deposito più di Credem
  • Conto deposito Esagon
  • Santander Conto deposito
  • Conto deposito ViviBanca
  • Linee Libere e Vincolate Widiba
  • SparKasse Conto deposito Depo
  • Conto deposito Banca Progetto
  • conto deposito BPP
  • BiverBanca Conto deposito Vincolato
  • conto deposito Time Deposit Contoforte
  • Time Conto Deposito GBMBanca

Ma mettiamoci dentro anche le Banche di Credito Cooperativo e altre banche che per vari motivi non vengono indicizzate.

Che rendimenti hanno i depositi vincolati?

I rendimenti dei depositi vincolati o conti deposito, dipendono essenzialmente dai tassi interbancari e dalle esigenze delle banche in termini di raccolta diretta.

Per quanto riguarda i tassi in essere a Giugno 2020, siamo mediamente nell’ordine di:

0,10% per quanto riguarda linee libere non vincolate

0,40% per vincoli a 3 mesi

0,60% per vincoli a 6 mesi

0,80% per vincoli a 12 mesi

1,00% per vincoli a 18 mesi

1,20% per vincoli a 24 mesi

Questi tassi sono al lordo del 26% e sono da ritenersi su base annua.

Le banche possono tuttavia prevedere tassi promozionali per nuova clientela o per apporto di nuovo denaro, e si possono trovare, ad esempio, promozioni che prevedono tassi lordi dell’1,50% per depositi vincolati di 6 mesi.

Alla scadenza, ovviamente, i tassi ritornano ad essere quelli medi.

I depositi vincolati si possono svincolare anticipatamente?

I depositi vincolati, salvo diversa indicazione, possono essere svincolati anticipatamente. Generalmente, lo svincolo puo’ essere parziale e questo permette di poter mantenere per la somma non vincolata, la generazione degli interessi pattuiti all’inizio.

La somma svincolata anticipatamente, in qualche caso puo’ prevedere la corresponsione di un minimo tasso di interesse, o, diversamente la perdita degli interessi già maturati fino al momento dello svincolo.

E’ pertanto consigliato leggersi bene bene il regolamento della promozione e/o comunque il foglio informativo del prodotto che si trova nell’area Trasparenza della propria banca.

Che durate hanno i depositi vincolati?

Generalmente le durate sono 3, 6, 12, 18, 24 mesi, ma ci sono banche che hanno scadenze intermedie, anche mensili, con durate che possono arrivare anche a 5 anni.

Quanto sono sicuri i conti deposito?

I conti deposito, o linee vincolate, rientrano nel perimetro del conto corrente e pertanto sono comprese nelle tutele riservate a questo servizio.

Teniamo presente quindi il limite di 100.000 euro per ogni cointestatario e per ogni banca come cifra garantita in caso di dissesti, dal Fondo di tutela dei Depositi .

Che tassazione hanno i depositi vincolati o conto deposito?

I depositi vincolati e conti deposito, subiscono (al 2022) una tassazione del 26% sugli interessi percepiti e concorrono al monte di calcolo per la tassazione sugli strumenti finanziari che viene identificata come tassazione delle comunicazioni finanziarie o del dossier titoli, pari al 2 per mille del totale dell’importo in essere alla data della comunicazione periodica degli investimenti in essere.

Quanto guadagno al netto di tasse su un conto deposito di 10000 euro per 1 anno?

In sostanza chi sottoscrive ad esempio un conto deposito o linea vincolata di 10.000 euro al tasso dello 0,50% lordo per 1 anno, guadagnerebbe in interessi 50 euro lordi, che alla fine del periodo del vincolo di 1 anno, verrebbero tassati al 26%, con una imposta di 13 euro e un guadagno da interessi netto pari a 37 Euro.

Oltre a questo, i 10.000 euro, subirebbero periodicamente (dipende dalla periodicità delle comunicazioni inviate dalla banca, trimestrali, semestrali o annuali) che a fine anno sarebbero pari a 20 euro.

In sostanza, mettere 10.000 euro su un conto deposito o linea vincolata per 1 anno, al tasso dello 0,50% (siamo nel 2022) lordo, significa “portare a casa” 17 euro al netto di tutta la tassazione prevista su interessi (capital gain) e imposta sugli strumenti finanziari.

Se, poi, sul conto corrente “collegato”, tengo mediamente piu’ di 5.000 euro di giacenza media, pago ulteriori 34,20 euro di imposta di bollo su conto corrente, che mi porta di fatto ad avere un ritorno sui miei risparmi negativo per 17,20 euro. (abbiamo ipotizzato un “risparmiatore” che ha 10.000 euro in deposito vincolato e mediamente 5.000 euro sul conto corrente).

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